Rodolfo Marchini
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Ultimo esponente della liuteria romana, Rodolfo Marchini è considerato l’unico vero allievo di Giuseppe Lucci avendone condiviso il lavoro per oltre 30 anni.
Negli anni Sessanta, si avvicina alla liuteria per dare un aiuto in laboratorio al Maestro Giuseppe Lucci, padre della fidanzata Raffaella.
Si scopre così uno straordinario talento istintivo che con passione, impegno e dedizione lo trasforma in pochi anni in un liutaio capace e affermato. Nel 1970, a soli 27 anni, partecipa al primo concorso per giovani liutai e vince il primo premio con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica.
Oltre all’abilità manuale, si palesa in lui la straordinaria capacità di individuare negli strumenti ad arco le caratteristiche stilistiche dei diversi autori. Proprio in virtù di questa sua abilità Giuseppe Lucci gli lascia sempre più spazio nelle consulenze, fidandosi ciecamente delle sue valutazioni.
Le sue competenze si concretizzano con il conseguimento di 8 medaglie d’oro in vari concorsi di liuteria, il premio “La ruota d’oro” per l’artigianato artistico con menzione d’onore del Rotary Club di Roma e con l’iscrizione all’albo dei Consulenti tecnici del Tribunale Civile e Penale di Roma.
Stimato da Ferdinando Sacconi, che tenta molte volte di convincerlo a trasferirsi negli Stai Uniti, amico dell’avvocato Azzolina e della famiglia di Giuseppe Ornati, Rodolfo Marchini è il testimone oculare della storia prestigiosa di un artigianato artistico ormai quasi scomparso.
Ancora oggi, dopo oltre 60 anni di attività, il laboratorio gestito con la moglie Raffaella rappresenta una realtà consolidata in grado di richiamare i maggiori concertisti, collezionisti e commercianti protagonisti assoluti del panorama musicale e liutario internazionale.