Raffaella Lucci, Rodolfo Marchini

Getting to know violin making, Unpublished masterpieces from Lucci-Marchini Archive

Campania e Lazio - Vol. I


2006, 254 pp.
rilegato con copertina rigida ed elegante cofanetto, 24 x 34 cm
ISBN: 8887618089

€ 320,00
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Sinossi

With this book, Il Salabue begins an important new editorial project. It originated from a unique opportunity: that offered by an extraordinary family archive, the Lucci-Marchini Fund. Over more than half a century, numerous musicians, dealers, collectors and enthusiasts have passed through the laboratory of what was first Giuseppe Lucci's and is now Rodolfo Marchini's workshop. And with them, many valuable instruments. After careful and scrupulous research, the photographic archive is now made public for the first time, through an editorial series devoted to the most important regions of Italy and to their greatest masters. This first volume looks at Lazio and Campania and presents 45 instruments of an extremely high standard, made by the most important Roman and Neapolitan maestros. Splendid masterpieces by Fernando Sacconi, Giuseppe Fiorini, Rodolfo Fredi, Enrico Politi, Antonio and Giuseppe Sgarbi, Giuseppe Lucci, Vincenzo Sannino, Vincenzo Postiglione, Alfonso Della Corte, Alfredo Contino, Giovanni Pistucci, Armando Altavilla, Vittorio Bellarosa. But also works by almost unknown makers like Vincenzo D'Aria and Giovanni Tedesco. In a very elegant presentation typical of Edizioni il Salabue publications, the first volume devotes four pages to each violin, including life-size details, as well as comparative tables of heads, sound-holes, side-views, information about brands, measurements, and internal details. Period photographs and articles and many other curiosities make the book even more interesting.

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Raffaella Lucci
Figlia di Giuseppe Lucci e Maria Giangrandi, si trasferisce a Roma con la famiglia. Negli anni Sessanta conosce Rodolfo Marchini che frequenta il suo stesso istituto scolastico e che in seguito diventerà suo marito.
Giuseppe Lucci, ormai considerato un Maestro liutaio affermato e pluripremiato, ha sempre coinvolto la figlia nella sua attività, principalmente per la gestione della contabilità e per curare i rapporti con la clientela straniera, sfruttando la sua conoscenza della lingua inglese.
Appassionata di musica e di pittura, in particolare degli Impressionisti, non si è fatta mancare le occasioni in cui ha condiviso con il padre la finitura di alcuni strumenti. Il suo ruolo, sempre più coinvolgente nel laboratorio di famiglia, si è progressivamente trasformato in una vera e propria passione che l’ha portata a raccogliere e catalogare l’archivio storico di famiglia, il fondo Lucci-Marchini.
L’archivio racconta oltre sessant’anni di attività ed è di fatto una straordinaria fonte di memorabilia. Si narra di musicisti, commercianti, collezionisti e appassionati, un’infinita carrellata di personaggi che con i loro preziosi strumenti hanno frequentato il laboratorio Lucci-Marchini.
Ancora oggi, in condivisione con il marito, Raffaella Lucci conduce con competenza e professionalità la fiorente e storica attività.

Rodolfo Marchini
Ultimo esponente della liuteria romana, Rodolfo Marchini è considerato l’unico vero allievo di Giuseppe Lucci avendone condiviso il lavoro per oltre 30 anni.
Negli anni Sessanta, si avvicina alla liuteria per dare un aiuto in laboratorio al Maestro Giuseppe Lucci, padre della fidanzata Raffaella.
Si scopre così uno straordinario talento istintivo che con passione, impegno e dedizione lo trasforma in pochi anni in un liutaio capace e affermato. Nel 1970, a soli 27 anni, partecipa al primo concorso per giovani liutai e vince il primo premio con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica.
Oltre all’abilità manuale, si palesa in lui la straordinaria capacità di individuare negli strumenti ad arco le caratteristiche stilistiche dei diversi autori. Proprio in virtù di questa sua abilità Giuseppe Lucci gli lascia sempre più spazio nelle consulenze, fidandosi ciecamente delle sue valutazioni.
Le sue competenze si concretizzano con il conseguimento di 8 medaglie d’oro in vari concorsi di liuteria, il premio “La ruota d’oro” per l’artigianato artistico con menzione d’onore del Rotary Club di Roma e con l’iscrizione all’albo dei Consulenti tecnici del Tribunale Civile e Penale di Roma.
Stimato da Ferdinando Sacconi, che tenta molte volte di convincerlo a trasferirsi negli Stai Uniti, amico dell’avvocato Azzolina e della famiglia di Giuseppe Ornati, Rodolfo Marchini è il testimone oculare della storia prestigiosa di un artigianato artistico ormai quasi scomparso.
Ancora oggi, dopo oltre 60 anni di attività, il laboratorio gestito con la moglie Raffaella rappresenta una realtà consolidata in grado di richiamare i maggiori concertisti, collezionisti e commercianti protagonisti assoluti del panorama musicale e liutario internazionale.