Raffaella Lucci, Rodolfo Marchini

Getting to know violin making, Unpublished masterpieces from Lucci-Marchini Archive

Lombardia e Piemonte - Vol. II


2010, 320 pp.
rilegato con copertina rigida ed elegante cofanetto, 24 x 34 cm
ISBN: 8887618143

€ 340,00
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Sinossi

With the publication of Volume II, Edizioni Il Salabue enriches the collection “Getting to know Violin making, Unpublished masterpieces from the Lucci-Marchini Archive”. This series was born thanks to an extraordinary family archives, the Lucci-Marchini collection. This important publishing project, made possible with the help of Raffaaella Lucci and Rodolfo Marchini, was first presented several years ago with the first volume devoted to the Lazio and Campania regions; the book obtained an immediate success with violin makers, instrument lovers and collectors. The second volume presents works by great masters of the past of two other very important Italian regions: Lombardy and Piedmont. Considerable effort was made to put together 53 unpublished masterpieces by masters in Lombardy and Piedmont selected with historic and philological criteria. With regard to Lombardy, we find instruments by Romeo Antoniazzi, Riccardo Antoniazzi, Leandro Bisiach Senior, Giacomo & Leandro Bisiach, Celeste Farotti, Gaetano Gadda, Ferdinando Garimberti, Giuseppe Ornati, Piero Parravicini, Giuseppe Pedrazzini, Stefano Scarampella, Gaetano Sgarabotto, Giorgio Ullman; for Piedmont, Luigi Azzola, Anselmo Curletto, Annibale Fagnola, Pietro Gallinotti, Giorgio Gatti, Riccardo Genovese, Francesco Guadagnini, Paolo Guadagnini, Evasio Emilio Guerra, Enrico Marchetti, Edoardo Marchetti, Romano Rinaldi Marengo, Plinio Michetti, Arnaldo Morano, Carlo Giuseppe Oddone. In its elegant editorial presentation, now a trademark of Edizioni Il Salabue, the second volume presents each violin illustrated on 4 pages, with particulars in scale 1:1, comparative tables of heads and effe, sides of the instruments, dimensions, internal details, photos and documents of the period and other details that make this book unique in its kind.

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Raffaella Lucci
Figlia di Giuseppe Lucci e Maria Giangrandi, si trasferisce a Roma con la famiglia. Negli anni Sessanta conosce Rodolfo Marchini che frequenta il suo stesso istituto scolastico e che in seguito diventerà suo marito.
Giuseppe Lucci, ormai considerato un Maestro liutaio affermato e pluripremiato, ha sempre coinvolto la figlia nella sua attività, principalmente per la gestione della contabilità e per curare i rapporti con la clientela straniera, sfruttando la sua conoscenza della lingua inglese.
Appassionata di musica e di pittura, in particolare degli Impressionisti, non si è fatta mancare le occasioni in cui ha condiviso con il padre la finitura di alcuni strumenti. Il suo ruolo, sempre più coinvolgente nel laboratorio di famiglia, si è progressivamente trasformato in una vera e propria passione che l’ha portata a raccogliere e catalogare l’archivio storico di famiglia, il fondo Lucci-Marchini.
L’archivio racconta oltre sessant’anni di attività ed è di fatto una straordinaria fonte di memorabilia. Si narra di musicisti, commercianti, collezionisti e appassionati, un’infinita carrellata di personaggi che con i loro preziosi strumenti hanno frequentato il laboratorio Lucci-Marchini.
Ancora oggi, in condivisione con il marito, Raffaella Lucci conduce con competenza e professionalità la fiorente e storica attività.

Rodolfo Marchini
Ultimo esponente della liuteria romana, Rodolfo Marchini è considerato l’unico vero allievo di Giuseppe Lucci avendone condiviso il lavoro per oltre 30 anni.
Negli anni Sessanta, si avvicina alla liuteria per dare un aiuto in laboratorio al Maestro Giuseppe Lucci, padre della fidanzata Raffaella.
Si scopre così uno straordinario talento istintivo che con passione, impegno e dedizione lo trasforma in pochi anni in un liutaio capace e affermato. Nel 1970, a soli 27 anni, partecipa al primo concorso per giovani liutai e vince il primo premio con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica.
Oltre all’abilità manuale, si palesa in lui la straordinaria capacità di individuare negli strumenti ad arco le caratteristiche stilistiche dei diversi autori. Proprio in virtù di questa sua abilità Giuseppe Lucci gli lascia sempre più spazio nelle consulenze, fidandosi ciecamente delle sue valutazioni.
Le sue competenze si concretizzano con il conseguimento di 8 medaglie d’oro in vari concorsi di liuteria, il premio “La ruota d’oro” per l’artigianato artistico con menzione d’onore del Rotary Club di Roma e con l’iscrizione all’albo dei Consulenti tecnici del Tribunale Civile e Penale di Roma.
Stimato da Ferdinando Sacconi, che tenta molte volte di convincerlo a trasferirsi negli Stai Uniti, amico dell’avvocato Azzolina e della famiglia di Giuseppe Ornati, Rodolfo Marchini è il testimone oculare della storia prestigiosa di un artigianato artistico ormai quasi scomparso.
Ancora oggi, dopo oltre 60 anni di attività, il laboratorio gestito con la moglie Raffaella rappresenta una realtà consolidata in grado di richiamare i maggiori concertisti, collezionisti e commercianti protagonisti assoluti del panorama musicale e liutario internazionale.